LA MEDITAZIONE MINDFULNESS
LA MEDITAZIONE MINDFULNESS
Esistono diversi modi per meditare: le varie tradizioni spirituali dell’Oriente, nel corso dei secoli, hanno sviluppato tecniche e percorsi anche molto diversi per sviluppare la consapevolezza e giungere a vivere una vita veramente piena e soddisfacente.
Nei miei corsi insegno diverse pratiche di meditazione, dando maggior spazio ed attenzione alla Mindfulness ad approccio psicosomatico o, più semplicemente, Mindfulness Psicosomatica.
Questa tecnica ha infatti alcune caratteristiche che la rendono particolarmente importante, adatta ad introdurre le persone alla pratica della meditazione, e a prepararle per altre eventuali tecniche anche piuttosto differenti.
In primo luogo, la Mindfulness è la tecnica di meditazione più convalidata dalle ricerche internazionali, sia in ambito medico che psicologico, per l’efficacia dimostrata nel ridurre lo stress, l’ansia, l’aggressività e la depressione e nel produrre un miglioramento nel benessere e nelle capacità di attenzione. Gli effetti che questa tecnica ha dimostrato nelle ricerche scientifiche verranno abbondantemente approfonditi in seguito.
In secondo luogo questa pratica è molto semplice e adatta a tutte le persone che sono disponibili a prendersi cura di sé e a dedicarsi del tempo di qualità. Non sono richieste particolari capacità, e anche per chi soffre di malattie o presenta difficoltà, può essere utile e apprezzabile. È stata applicata con successo su persone con disabilità sia fisica che mentale, pazienti oncologici, pazienti con dolore cronico, per diversi disturbi mentali, e su persone di ogni età, dai bambini agli anziani.
In terzo luogo, è una pratica molto matura e completa, che ha le sue origini in una tradizione antichissima che è stata rivisitata negli ultimi decenni all’interno dell’ambito scientifico. È stata rifinita nei suoi dettagli, curandone le basi, la metodologia, e la modalità per superare molte delle più comuni difficoltà.
Il termine inglese Mindfulness significa, letteralmente, pienezza della mente, pienezza della coscienza, deriva dalla traduzione dell’antico termine “sati”, che in lingua Pali, l’antica lingua del buddha, significa consapevolezza, attenzione o presenza.
L’utilizzo di questa tecnica, anche se deriva dal buddhismo theravada, è “laico”, viene praticato ed insegnato in tutto il mondo ed in molti contesti differenti, per i benèfici effetti che ha sul corpo e sulla mente.
Come anticipato dalla definizione introduttiva, la meditazione è un insieme di pratiche che addestrano l’attenzione, la presenza mentale, la consapevolezza del presente.
Mindfulness significa infatti prestare attenzione alle proprie sensazioni, ai propri pensieri ed emozioni, momento dopo momento, senza cercare di modificarli, ma semplicemente permettendo loro di esistere e di seguire il loro corso naturale.
Mano a mano che la capacità di rimanere presenti a queste sensazioni, emozioni e pensieri si sviluppa, il praticante si renderà conto di come la mente logica e giudicante in cui di solito siamo immersi, sia solo una rappresentazione inaccurata della realtà che ci circonda e non la realtàstessa.
Gli effetti di questo praticare attenzione e presenza sono molteplici, alcuni più a breve, altri più a lungo termine, e in generale si manifestano sia in un benessere prettamente fisico, fisiologico dell’organismo, sia in un miglioramento del benessere psicologico, emotivo e sociale.
Già anche dopo una sola seduta di Mindfulness è possibile percepire degli effetti benéfici, come un generale rilassamento, una minore reattività, una maggior lucidità e concentrazione.
Al di là di questo comunque piacevole risultato, i maggiori benefici della Mindfulness si hanno sul lungo termine e dipendono dalla regolarità con cui viene praticata. Questi benefìci maturano gradualmente, e diventano di solito piuttosto evidenti dopo alcune settimane di pratica, o, per contrasto, dopo che per qualche motivo abbiamo smesso di praticare da alcuni giorni.
Un altro degli aspetti probabilmente più significativi, è che cominciare a meditare, significa intraprendere un lavoro di autoconoscenza ed autoesplorazione.
Creando delle situazioni di auto-osservazione non giudicante, la Mindfulness, ci permette di cogliere molte cose sul funzionamento abituale della nostra mente e sui suoi effetti relativi al nostro benessere emotivo e fisico, ovvero sulla nostra salute, felicità o sofferenza.
La pratica della consapevolezza ci aiuta a vedere come ci procuriamo sofferenza e angoscia “inutile” e ci insegna ad abbandonare le abitudini mentali dolorose e a sostituirle con altre più utili rendendo la vita più ricca e significativa. Guardando la vita da un punto di vista diverso, più “reale” e meno distorto, ci aiuta a trasformare i sentimenti che proviamo e l’esperienza che viviamo.
Iniziando una pratica di meditazione, come verrà approfondito in seguito, si possono incontrare anche alcune difficoltà. Sono piuttosto comuni i momenti in cui ci sembrerà di non riuscire: la mente cercherà di scappare, comincerà a riempirsi di pensieri oppure qualche volta ci sentiremo assonnati. Questi attimi non sono sintomo di fallimento, ma sono invece importantissimi. Il fatto di renderci conto che la mente è scappata via o che siamo irrequieti o assonnati è un passaggio di grande apprendimento: stiamo comprendendo che “la mente ha a sua volta una mente tutta sua”. Mano a mano che coltiveremo la pratica ci renderemo conto che non siamo i nostri pensieri ma che possiamo semplicemente osservare quegli stati mentali quando sorgono, si fermano e poi spariscono. La mente non si ferma mai, continua a fluttuare. Progressivamente i periodi di tranquillità e di calma si allungheranno, e ci accorgeremo sempre meglio quando la mente ci sfugge via.
Per farci un’idea di quanto la nostra mente sia affollata potreste provare a fare un’esperienza pratica provando a contare mentalmente da 1 fino a 30, ogni qualvolta giunge un pensiero (e me ne accorgo), ricomincio da 1.
Attraverso questo semplice esercizio ci accorgeremo quante volte la mente ci “ruba” il momento presente. Risulta quindi importante apprendere delle pratiche utili per gestire i pensieri che questa produce.
“Se sei depresso
stai vivendo nel passato.
Se sei ansioso,
stai vivendo nel futuro.
Se sei in pace,
stai vivendo nel presente. “
Lao Tzu